L'ITALIA FATICA MA BATTE MALTA, Segnano Destro e Peluso: finisce 2-0

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CAT_IMG Posted on 12/9/2012, 11:39     +1   -1




Senza mai scomodare la parola spettacolo, l'Italia vendica il pari in Bulgaria e ottiene la prima vittoria nel girone di qualificazione al Mondiale 2014: gli azzurri battono Malta per 2-0 con i gol di Destro al 5' e Peluso al 93'. L'attaccante della Roma sblocca subito su assist di Marchisio. Poi l'Italia si spegne fino all'ingresso in campo di Insigne e Pazzini, che danno vivacità nella ripresa. In pieno recupero Peluso fa 2-0 di testa.

LA PARTITA
Il primo responso della serata sottolinea che le gare con Inghilterra e Germania, viste agli Europei, sono distanti generazioni. L'Italia, per tutto il primo tempo, ricorda – piuttosto - quella pallida di Sofia. Trama lenta, ripartenze di scarso impatto e visione della porta al quanto risicata: sono questi gli elementi che condiscono l'avvio degli uomini di Prandelli. E fra le critiche, in parte giustificate vista la pochezza di Malta, si aggiunge un'annotazione sull'abilità del ct di leggere la partita: se, da un lato, ripristinare la difesa a 4 evita imbarazzi, il tentativo di sguizagliare Diamanti fra le linee avversarie si infrange sulla cortina di ferro dei maltesi. Dieci uomini dietro il portatore di palla, cinque o sei negli ultimi venti metri. E uno, Schembri, piazzato a uomo su Pirlo. Il risultato è un gioco ingolfato, tutt'altro che bello. L'unica eccezione riguarda il tentativo di dialogo fra Destro e Osvaldo, che proseguono a casa azzurri gli esperimenti zemaniani. E proprio Destro, cinque minuti dopo il via, congela i tre punti grazie a uno scatto repentino che sorprende la difesa ospite e un tocco pregevole che sorvola Hogg. L'assist è di Marchisio. Per il romanista è il primo gol nella nazionale maggiore.

La situazione non migliora, anzi. Gli azzurri, sospinti da un livello tecnico certamente superiore alla banda Ghedin, fanno circolare il pallone. A volte si appoggiano sugli esterni, altre cercano di sorvolare la difesa (e per poco Osvaldo non trova il raddoppio). Ma è tutto troppo statico e prevedibile, tanto che Malta non va mai in sofferenza. La sterile supremazia italiana è intervallata persino da una prova di coraggio di Briffa, che da venticinque metri costringe Buffon all'unica parata del match. E mentre Pirlo e Diamanti palesano difficoltà evidenti, Prandelli pensa a possibili soluzioni per evitare i fischi di un pubblico caldo ed esigente allo stesso tempo. Nell'intervallo, così, matura l'idea Insigne e con essa un cambio di modulo: ritorno al 4-3-3, con Lorenzino a sinistra e Destro (fino a quel momento bravo a proteggere il pallone e sgomitare) sul fronte opposto.

La partita si anima. L'Italia sceglie di seguire il verbo del suo allenatore attaccando la profondità, Malta subisce. Insigne delizia con alcune giocate che impareremo a conoscere meglio, ma non trova compagni liberi. Le frecce dell'arco azzurro di colpo si moltiplicano, manca solo il tiro. Così il ct si ricorda di Pazzini. In modo furioso ma naturale l'Italia si getta in area, alla ricerca del raddoppio. L'asse milanista Nocerino-Pazzini ne produce una quaterna, ma i titoli sono tutti di Peluso, che dopo una gara accorta e a tratti persino rinunciataria, sfrutta l'ultimo corner per siglare il 2-0 (il calcio da fermo nasce da una mano evidente del Pazzo). Un risultato che sa di liberazione, dato che l'Italia torna prima nel girone. E deve pure far riflettere. Quando ti trovi davanti squadre che si difendono allo stremo, il fraseggio non è la soluzione migliore per sfondare. D'altronde – e l'ultimo Barcellona insegna – le vie del tiki-taka non sono infinite.

LE PAGELLE

Barzagli 6,5 - Non ha un gran da fare, ma assolve il compitino alla perfezione. Con la partecipazione di Bonucci, si mangia Mifsud dal 1' al 45'. Poi ci pensa l'attaccante a scomparire dalla scena

Insigne 7 - Vivacità e freschezza per una Nazionale sulla soglia della depressione. L'esterno del Napoli parte alto a sinistra, con licenza di attaccare l'uno contro uno. A volte lo fa troppo rapidamente e perde di vista l'obiettivo: servire i compagni

Destro 7 - Servirebbe un atteggiamento da provinciale, una squadra rognosa che mostri i gomiti. Nell'Italia tutta finesse di inizio partita, Destro è l'unico a fare il leone, azzannando palloni e avversari. L'insegnamento senese è troppo fresco per non metterlo in atto

Pazzini 6,5 - Il suo ritorno in azzurro si condisce di una prestazione maiuscola, se rapportata ai minuti che Prandelli gli concede. Dà all'Italia quel pizzico di profondità che Osvaldo, attaccante diverso e più moderno, non garantisce sempre. Sfiora il gol e con una furbata avvia il raddoppio

Pirlo 5,5 - Finisce nell'imbuto del centrocampo maltese, fisico e tenace. Fatica a svincolarsi da una marcatura a uomo che lo priva del genio. Nonostante tutto, è suo il corner che porta al 2-0 e a un postpartita meno amaro
 
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